Mi ha fatto molto arrabbiare la polemica sui voti ai cosiddetti 'grillini' in Piemonte. L'idea è che quelli che si sono candidati nella lista del Movimento 5 stelle e quelli che hanno votato per quella lista abbiano consegnato la regione alla Lega.
Ma.
Ma.
Primo. In Italia tutti si possono candidare alle elezioni, e tutti quelli che si candidano possono essere votati, per cui l'elettore può votare chi cazzo vuole.
Secondo. Cota ha vinto in Piemonte perché ha preso più voti della Bresso.
Terzo. Davide Bono ha preso 90.086 voti, mentre la lista della Bresso 61.476.
Quarto. Io non sono il difensore di Grillo e dei suoi. Mi fa molto incazzare però che venga ignorata l'evidenza. Il merito di Grillo e di chi lo segue è stato che si è ricominciato a parlarsi. A volte solo in rete, a volte anche di persona. Questo fatto quei mediocri del Pd e di tutti gli altri partiti l'hanno sempre ignorato, spesso volontariamente. I 90.086 piemontesi che hanno votato Davide Bono hanno capito che la Bresso NON è un'alternativa a Cota. Non si combatte la Lega votando un candidato un po' meno peggio, e soprattutto non solo alle elezioni.
Quinto. Chi si lamenta della Lega invece di lamentarsi e basta (e aspettare le prossime elezioni) dovrebbe muoversi, informarsi, parlare con le persone, dovrebbe iniziare a pensare che tutto quello che facciamo ha un significato politico. Che questa è un'epoca che ha bisogno di coraggio, non della mediocrità, ignavia e stupidità del Partito Democratico.
Questo paese si salva, se si salva, se cominciamo a costruire comunità. Altro che elezioni.
Questo paese si salva, se si salva, se cominciamo a costruire comunità. Altro che elezioni.
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