Ci sono momenti in cui la stanchezza e la vita ci dicono questo: prenditi una pausa, basta, fottitene, lascia stare, smetti di pensare e lascia che le cose vadano come devono andare.
Momenti in cui viene da pensare solo e ripeto solo al proprio, alla propria vita.
Sono qui e dico che non è questo il momento, e forse non lo è mai stato.
Un vecchio adagio degli anarchici recita che la mia felicità è direttamente legata alla felicità altrui.
Questa frase è solo una frase.
Ma sottintende questo: nessuna stanchezza, non un centimetro lasciato all'egoismo.
Io esisto perché esistono tutti gli altri. Io sono felice se lo sono tutti gli altri.
Perciò non si lascia, se non per dormire un poco. Per riposare il corpo e dare il tempo al cuore di sognare. Poi si deve lottare, studiare, cucinare, parlare, ascoltare, guardare, dubitare, godere, gridare, nuotare, giocare, ridere e lottare.
Perché di persone che vogliono solo il loro ce n'è pure troppe. Bisogna lottare. Ognuno a suo modo.
Trova il tuo.
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