16/10/09

CONTRO I CORSI DI TEATRO


A ottobre sono finiti i soldi spesi nell'estate, i soldi guadagnati con il corso dell'anno scorso. Allora tocca riprendere a lavorare, tocca ricominciare.
Quando avevo vent'anni ho fatto un corso di teatro di due anni. Poi ho fatto quattro spettacoli nella mia città. Shakespeare, una commedia in dialetto, Pirandello e per ultimo Goldoni. Con l'università non andava molto bene, perciò l'ho lasciata a metà e mi sono aperto un'associazione. Ho pensato che ci sono un sacco di studenti universitari, di giovani lavoratori che vogliono sottrarre almeno una sera alla televisione, un bel po' di gente che vuole fare dei corsi di teatro. All'inizio non avevo tantissimi iscritti. Ma poi sai com'è, passaparola, pubblicità all'università, ora c'è pure facebook.
Insegno teatro. Lavoro molto sulla dizione e sull'emozione. Non ho un metodo vero e proprio, ma diciamo che dopo aver letto Stanislavskij e Dario Fo, prendo un po' da tutti e due. Prendo circa 1500 euro al mese. Puliti. Niente tasse. Lavoro qualche sera e pomeriggio a settimana. Conosco anche parecchie donne. Come etica mia non esco con le allieve, però se sono loro ad invitarmi dopo il corso a bere qualcosa cosa fai? Dici no?
A giugno si fanno tutti i saggi. Io li chiamo 'mise en espace', perché penso sia più esatto.
A volte durante l'anno mi capita anche di fare delle letture. Nei caffè letterari o nei circoli della mia città. Non puoi immaginare ma è pieno di gente così. La cosa assurda è che quando facevo teatro non me le facevano fare, ora che faccio solo corsi sono serate richiestissime. Purtroppo non ne posso fare tante perché ho i corsi. I corsi si dividono in: base, base2, avanzato e avanzato2. Volevo fare anche quello professionale, ma ancora non si è iscritto nessuno. Comunque per passare ad avanzato2 faccio anche dei provini. Non è che serve a niente, ma è divertente.
Devo ammettere che a volte mi è capitato di essere in difficoltà. Quando qualche allievo mi chiede come deve dire una battuta, a volte non so proprio cosa dire. Allora io gli dico: 'non c'è un modo giusto o sbagliato per dire una battuta. Devi sentirlo dentro il modo giusto.' Funziona sempre. Soprattutto con le ragazze.

Ah, quest'anno se porti un amico hai uno sconto del 10%.

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