21/10/10

DI NUOVO SUGLI ATTORI: MI TOCCA

Si sa che di lavoro, di questi tempi, ce n'è poco. Per tutti. Ci si lamenta perché magari lamentarsi è un modo come un altro per ingannare il tempo. Io affermo il contrario. Di lavoro ce n'è pure troppo. Il problema semmai è organizzarsi.
Il lavoro dell'attore è quello di raccontare la realtà, la società, le relazioni. In modo toccante. Dove per toccare intendo muovere qualcosa nel cuore, nel cervello e negli occhi di chi ci ascolta. Per questo semplice motivo di lavoro ce ne sarà sempre, perché la realtà non ha fine. Se non si trovano delle cose da dire, o non si trova un modo per toccare il pubblico, questo è un problema degli attori, non viene dalla società in cui vivono, dalla crisi, o da Berlusconi.
Buon lavoro.

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