26/03/10

MARZOLINE AMENITÀ

Dal lampadario della stanza di Stella, una bimba di dieci anni, scendono spaghi di diversa lunghezza, al termine dei quali pendono altrettanti cuoricini di cartone. Da un lato del cuoricino il nome di una persona cara, dall'altro un aggettivo che isola una caratteristica della stessa persona. La zia è pugliesofona.

Una professoressa dell'istituto in cui faccio il mio spettacolo a pranzo confessa la speranza di non finire nella folta categoria di "insegnanti grotteschi" (parole sue) che popolano le vite degli studenti di ogni ordine e grado.

Alla Feltrinelli di Torino chiedo se hanno qualcosa su Sacco e Vanzetti. La commessa (non giovanissima) fa una ricerca sul computer e dopo qualche secondo chiede: "Mi scusi, com'era il nome degli autori?".
"No, non di Sacco e Vanzetti, ma su Sacco e Vanzetti. "
Ancora qualche secondo di ricerca e poi "è una cosa di quella collana Comics?"
"No, Sacco e Vanzetti, i due anarchici giustiziati in America sulla sedia elettrica."
"Ah..."
Ancora qualche secondo e aggiunge: "è che i colleghi del reparto sono tutti in malattia..."

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