06/08/09

A NOI CHE NON SIAMO COINVOLTI


A noi che ci piace distrarci. A noi che ci piace la libertà. A noi che ci piace il benessere.
A noi che non sappiamo bene cosa sia 'cultura'. A noi ci piace parlare di cose che già sappiamo.

Penso che 'cultura' sia conoscere cosa preferiscono cucinare a Taranto, a Sondrio, a Cape Town e a Città del Messico. Sapere perché in Canada non usano chiudere le porte di casa. Conoscere le persone a cui piace la musica che piace a noi. Vedere delle pitture giapponesi del 1700. Sentire parlare un'altra lingua. Scoprire cose nuove della nostra lingua. 'Cultura' è semplicemente tutto ciò che non conosciamo. E la maggior parte delle volte significa parlare con persone che non conosciamo.

Ogni cedimento al già visto, già conosciuto, al proprio orto, è non-cultura. È un comportamento stupido. Aggressivo. Ogni cosa nuova che non ci diamo la possibilità di conoscere è un morto ammazzato, ogni mancata curiosità un bambino massacrato, ogni pigrizia di cuore un permesso di violenza. E non è così per dire. È un fatto reale. Facciamo tanto i gradassi solo fino a quando la violenza non ci tocca da vicino, noi stessi o una persona amata. E quando questo succede non abbiamo la lucidità di pensare che la violenza viene da qualcosa. Non nasce dal niente. Nasce dal potere delle bugie e delle lotterie del potere. E dalla nostra docilità.

L'ignoranza degli uomini, tra gli uomini e le donne, la non curanza, la distanza tra di noi è il germoglio della violenza.

Tentano in tutti i modi di fotterci. La morfina per la nostra curiosità ha mille volti. Siamo abituati a tutto, ormai. Siamo arrivati a chiamare le persone curiose 'disadattati', 'strani', 'pazzi'.

Se tocchiamo l'erba e sentiamo che è bagnata pensiamo che ha piovuto.
Se vediamo dei militari girare per le nostre città cosa pensiamo? Cosa cazzo pensiamo? Pensiamo?

P.S.: una persona umana che nel 2009 sceglie di fare nella propria vita il soldato è un essere di merda. D'ora in poi procurerò di dirlo a tutti i militari con cui avrò la possibilità di parlare.

2 commenti:

lucillina ha detto...

pensa a Pasolicchio Peppino, pensa. Pensa che a Campobasso ci sono ancora "i ragazzi del quartiere cep", che o spacciano o si fanno soldati. Mannaggia, purtroppo è la verità.

Beppe Casales ha detto...

non sono più i tempi di pasolicchio lucillina